Alessandro Laita è nato a Verona nel 1979. Chiaralice Rizzi è nata a Como nel 1982. Conseguono entrambi la Laurea triennale in Arti Visive presso l'Università IUAV di Venezia, specializzandosi successivamente in Progettazione e Produzione delle Arti Visive presso il medesimo istituto.
Collaborano da circa un anno, da quando si sono laureati con due tesi complementari concernenti il ruolo che il paesaggio ricopre nel loro lavoro.
Hanno entrambi partecipato a diverse collettive in Italia e all'estero, esponendo in sedi quali la Galleria Comunale d'arte Contemporanea di Monfalcone, Fondazione March di Padova, Viafarini di Milano.
Nel 2010, in occasione dello Steidl Book Prize, hanno presentato al Folkwang Museum di Essen il loro primo libro.
La loro pratica artistica si sviluppa attorno il tema del paesaggio e la sua percezione sondando le possibilità racchiuse nelle "cose"che definiscono e mantengono il mondo disponibile e sempre sconosciuto.
Con i loro lavori avvicinano la possibilità di un guardare continuo usando la natura come specchio e misura, collocandosi nella riflessione dei fenomeni osservati e nella sfida nei confronti dell'idea della fotografia come certezza.
Il loro approccio consiste nell'indicare le cose perchè qualcun altro possa guardarle, avvicinando il luogo dove i nomi e le cose si fondono e schiudono la potenzialità del presente, senza aggiungere nulla.