Dal presente al passato e viceversa
La storia della Fondazione Bevilacqua la Masa comincia oltre un secolo fa per volontà di una donna generosa e lungimirante, che seppe precorrere gli intenti e le attuali prerogative delle istituzioni italiane impegnate nella valorizzazione del lavoro degli artisti esordienti. Al termine di una vita in gran parte impiegata a sostenere l'allora nascente popolo italiano, Felicita Bevilacqua (1822-1899), vedova del generale Giuseppe La Masa, decise di lasciare al Comune di Venezia il palazzo di Ca' Pesaro, purché fosse impiegato per agevolare i "giovani artisti ai quali è spesso interdetto l'ingresso nelle grandi mostre".
Il testamento del 1898 fu quindi la premessa dei successivi statuti della Fondazione che tuttora vi fa riferimento. Si andò così a formare nella città di Venezia un terreno fertile per la sperimentazione artistica esterna alle grandi esposizioni internazionali oltre che un'occasione favorevole per autori quali Boccioni, Casorati, Semeghini, Gino Rosso e Arturo Martini.
La lunga e movimentata attività è stata spostata nel corso degli anni in varie sedi tra cui la stessa Ca' Pesaro, il Lido e Piazza San Marco dove è ancora situato il principale spazio espositivo. Palazzetto Tito ospita invece gli uffici organizzativi ed amministrativi oltre che un particolare ambiente espositivo collocato in una zona meno turistica e più densamente universitaria della città, quella posta nel sestriere di Dorsoduro vicino a Campo San Barnaba.
Jean-Michel Basquiat, Louise Bourgeois, Joseph Beuys, Milton Glaser, Shirin Neshat,Frida Kahlo, Sonia Delaunay, Maya Bajevic, Yoko Ono, William Kentrige, Hiroshi Sugimoto, Jim Hodges, Enrico David, Stefano Arienti, Peter Doig sono solo alcuni degli artisti internazionali a cui la Fondazione ha dedicato mostre a partire dal 1999, anno del centesimo anniversario. Allestite negli stessi spazi dedicati alle collettive di artisti emergenti, le retrospettive sono infatti parte delle attività coordinate dalla Bevilacqua la Masa a fianco di convegni, presentazioni, seminari e proiezioni.
Ancora fedele ai principi originari, l'intento principale rimane sempre e comunque quello di dedicarsi soprattutto a chi si trova agli inizi della propria ricerca in modo da cogliere e favorire le novità sul nascere.