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Fondazione Bevilacqua La Masa

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Presentazione dei volumi
Diafano. Vedere attraverso.
e
Elisabetta Di Maggio
DIS-NASCERE

Diafano. Vedere attraverso.
a cura di Chiara Casarin ed Eva Ogliotti
ZeL Edizioni, Treviso 2012


Intervengono:
Angela Vettese, presidente Fondazione Bevlacqua La Masa
Patrizia Magli, docente IUAV e direttore della collana "Atelier delle immagini. Semiotica del visivo"
Andrea Pinotti, docente di Estetica presso l'Università degli Studi di Milano

Il giorno 11 dicembre alle ore 17 presso la sede di Palazzetto Tito della Fondazione Bevilacqua La Masa, si tiene la presentazione del volume "Diafano. Vedere Attraverso" a cura di Chiara Casarin ed Eva Ogliotti edito da Zel Edizioni nel giugno del 2012.
Il volume è il primo della collana "Atelier delle immagini. Semiotica del visivo" diretta da Patrizia Magli e con comitato scientifico composto da Jacques Fontanille, Tonino Griffero, Yves Hersant, Jorge Lozano e Patrizia Violi. Entro la fine del 2012 verrà pubblicato anche il secondo volume della collana "La Nerezza del Nero".
Pubblicata nel giugno del 2012, questa raccolta di saggi è frutto di una selezione di interventi presentati all'omonimo convegno tenutosi presso la sede della Fondazione Bevilacqua La Masa il 17, 18 e 19 giugno 2010. La Fondazione stessa, il Laboratorio Internazionale di Semiotica a Venezia (LiSaV) e la Facoltà di Arte e Design dello Iuav di Venezia hanno organizzato un importante incontro interdisciplinare al quale hanno partecipato docenti, dottorandi e ricercatori di diverse università italiane e straniere su questa importante problematica del visivo quale è il diafano. "Diafano. Vedere attraverso" è  un volume che contiene in sé alcuni contributi che hanno indagato da diversi punti di vista questo tema complesso e al contempo estremamente affascinante. Pur esistendo dai tempi aristotelici, ancora oggi il significato di questo termine incuriosisce lo  studioso e i suoi modi di esistenza manipolano la percezione della realtà e delle produzioni artistiche. Per questa ragione si è dimostrata valida e interessante una ricerca volta a vedere come questo concetto sia utile non solo per la storia dell'arte ma anche per le diverse teorie artistiche contemporanee, per la biologia, per l'architettura, per il cinema, per il design e per la moda.
"Diafano. Vedere attraverso" è quindi un libro che già nel titolo porta inscritto il proprio contenuto, come a dire al lettore: "parleremo di diafano che significa 'vedere attraverso'" e, al contempo, "parleremo di diafano scrutando, 'vedendo attraverso' le sue diverse espressioni e il suo darsi a  vedere come oggetto speculativo". E, proprio per accompagnare chi legge, il volume è suddiviso in quattro parti tematiche distinte, ognuna delle quali esplorerà una peculiare articolazione della diafanità.
I contributi presenti all'interno del volume sono stati scritti da: Partizia Magli, Omar Calabrese, Yves Hersant, Pierluigi Basso Fossali, Tiziana Migliore, Eleonora Charans, Mario Finazzi, Ada Cattaneo, Chiara Di Stefano, Giovanna Zen, Ilaria Bignotti, Eva Ogliotti, Marco Vannini, Michele Emmer, Raimonda Riccini, Giulia Cecchelin e Alvise Mattozzi, Teresita Scalco, Ruggero Canova, Céline Parmeggiani, Elda Danese, Antonio Somaini, Marco Bertozzi, Federica De Rocco e Angela Mengoni.
Alla presentazione del libro saranno presenti le due curatrici, la direttrice della collana Patrizia Magli, il Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa Angela Vettese, e, come lettore esterno, il Professor Andrea Pinotti.
Per l'occasione il libro sarà messo in vendita con uno sconto di 5 euro sul prezzo di copertina.

 

Elisabetta Di Maggio
DIS-NASCERE
Silvana Editoriale, Milano 2012

Intervengono:
Angela Vettese, Presidente Fondazione Bevilacqua La Masa
Elisabetta Di Maggio, Artista

Angela Vettese - Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa -  e l'artista Elisabetta Di Maggio presenteranno il volume, edito da Silvana Editoriale, e realizzato in occasione della mostra, inaugurata a Palazzetto Tito il 9 ottobre scorso.
La mostra propone tutta la gamma di tipologie operative sviluppate dall'artista Elisabetta di Maggio negli ultimi dieci anni circa. I lavori di Elisabetta Di Maggio sembrano a prima vista dei pattern decorativi. In effetti, essendo partita soprattutto dal ricamo, la sua pratica si realizza muovendo da una manualità molto precisa di vocazione femminile. Una delle sue prime opere importanti è stato un corredo che simulava in carta ciò che le ragazze di un tempo facevano sulla stoffa. Guardando con attenzione, si scopre però che non c'è nulla di romantico o di specificamente muliebre nelle opere: sono spesso, anzi, portatrici di un senso duro della vita, aspro, crudele.