Palazzetto Tito
01.01.06> 09.02.06
a cura di Alessandra Angelini
Dall'America all'Italia, o meglio da Washington a Venezia. Un evento unico e prestigioso che unisce artisti coetanei ma lontani tra loro geograficamente. A metterli insieme, rendendoli un'unica realtà, è un progetto di grafica ed incisione curato da Alessandra Angelini che a Venezia porta la seconda tappa di un'esperienza artistica iniziata lo scorso aprile a Washington. Ventiquattro giovani artisti italiani e americani si uniscono dando forma e vita ad un'esposizione collettiva negli spazi di palazzetto Tito della Fondazione Bevilacqua La Masa. Una mostra che nasce da un progetto iniziato nel 2005, dal titolo Powerful Impressions - Potenti Impressioni, che si è concretizzato lo scorso aprile in un'esposizione all'Istituto italiano d cultura a Washington, che ha raccolto il lavoro di 18 artisti americani e di 18 italiani che si sono confrontati sul tema del "Potere della Stampa", utilizzando proprio i linguaggi della Stampa d'Arte come mezzo di comunicazione del proprio sentire. La mostra veneziana in questo caso raccoglie i lavori dei 24 artisti più giovani, dodici studenti italiani e dodici americani, provenienti dai corsi di Grafica e Tecniche dell'Incisione dell'Indiana University e dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. Sulle pareti del palazzetto veneziano i protagonisti sono Beatrice Niero, Julia Passini, Francesco Pellegrini, Chiara Picotto, Isabela Prado, Michelle Rozic, Brad Wicklund, Pino Zennaro, Noel Anderson, Denise Bookwalter, Shannon Bracy, Ben Bussell, Jordana Canova, Nicola Cavallaro, Aaron Drew, Ruth Droppo, Ilaria Ferrarese, Katia Furlan, Silvia Gironda, AWG, Young Ae-Lee, Frank Leuwer, Lovorka Lukani, Andrew Maxson. Giovani che hanno lavorato con tecniche diverse, molte delle quali innovative e di loro invenzione, accostando anche la manualità a interventi estrapolati da "mondi" apparentemente distanti tra loro, quali la fotografia e le nuove tecnologie. Tecniche artistiche che nella loro varietà hanno dato vita a opere estremamente differenziate, che toccano svariate tonalità espressive, dalla pura ricerca estetica all'esternazione di messaggi di denuncia politica e sociale. Creazioni unite da un filo rosso: sono opere che esprimono concretamente le potenzialità che il mezzo della Stampa d'Arte offre in termini di creazione al servizio dell'idea. Potremmo definirlo un mondo variegato di stili che comunque riflettono senza distorsioni il contenuto che ogni artista intendeva esprimere. Come ha scritto il giornalista americano David Jones, dopo aver visitato la mostra di Washington. "Le immagini da loro prodotte divengono così il veicolo per sviluppare una personale narrativa; un modo per trasformare linee, punti e inchiostro sulla carta in visioni capaci di trasportare ciascuno di noi in un proprio viaggio individuale".
Progetto: Powerful Impressions - Potenti Impressioni Nato nel 2005 con una prima mostra a Washington, protagonisti 36 artisti, il progetto è curato da Alessandra Angelini dell'Accademia di Belle Arti di Venezia e da Edward Bernstein della Henry Radford Hope Scholl of Fine Arts in Indiana. I due curatori hanno scelto di accostare artisti già dotati di una forte esperienza a giovani artisti, provenienti dai propri corsi di Grafica d'Arte presso le rispettive Università. Un'unione fortemente voluta, nella convinzione che il presente e il futuro della ricerca siano un tutt'uno inscindibile e che la collaborazione tra diverse generazioni sia indispensabile ai fini della continuità dell'arte e della trasmissione delle conoscenze.