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Fondazione Bevilacqua La Masa

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In Deed
Cerificates of Authenticity in Art

a cura di Susan Hapgood e Cornelia Lauf
L'opera esiste anche se non esiste? E' sufficiente che il suo autore ci inviti a intendere come opera qualcosa che non ha niente di materiale, come un pensiero, un progetto o un'azione? Questa domanda è al centro della mostra In Deed: certificati di autenticità nell'arte, che aprirà al pubblico giovedì 13 ottobre 2011 alle ore 19.00 nella Galleria di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa.
La mostra, curata da Susan Hapgood e Cornelia Lauf, investiga il significato dei certificati di autenticità nel sistema dell'arte contemporanea, soprattutto a partire dagli anni '60, quando tali certificati hanno iniziato a accompagnare opere che non esistono fisicamente, bensì consistono in performance, opere concettuali, o istruzioni per realizzare l'opera a distanza.
L'esposizione è stata precedentemente allestita presso De Kabinetten Van De Vleeshal, Middelburg, Olanda; successivamente sarà ospitata presso le seguenti sedi: KOHJ International Artists' Association, New Delhi; Mumbai Art Room, Mumbai; Nero HQ, Roma; John M. Flaxman Library Special Collections, the School of the Art Institute of Chicago, Chicago; Salt Beyoğlu, Istanbul; The Drawing Center, New York.

I certificati di autenticità fanno riferimento a un'opera, ne attestano legalmente l'esistenza, costituiscono la ricevuta fiscale di una transazione; talvolta incorporano essi stessi un'opera d'arte. I certificati servono a validare l'autorialità e l'autenticità del lavoro e permettono il posizionamento dell'opera d'arte sul mercato come un prodotto di marca - anche quando si tratta di lavori transitori o immateriali. Mentre si presume comunemente che l'importanza intrinseca di una determinata opera d'arte dovrebbe essere evidente all'occhio di un esperto, i certificati puntano invece altrove l'attenzione, e dimostrano che i materiali o le qualità estetiche in un oggetto a volte non sono sufficienti a costituire l'opera d'arte. Nell'epoca contemporanea, globalizzata e capitalista, il certificato, con le implicazioni che esso comporta sul pensiero artistico, è diventato al contempo uno strumento di business e una dichiarazione filosofica sulla natura di un'opera d'arte. I certificati hanno valenze giuridiche e ontologiche che li rendono documenti particolarmente affascinanti per attestare i cambiamenti di atteggiamento nei confronti dell'arte e del ruolo degli artisti.
Fornendo esempi di certificati di artisti degli ultimi cinquant'anni, questa mostra svela come i ruoli dei diversi attori siano mutati e come siano anche cambiati i materiali delle opere e i contenuti stessi dell'arte. L'esposizione, che si rivolge a un pubblico eterogeneo di appassionati d'arte o di questioni legali, di studiosi o di curiosi, presenta documenti all'apparenza molto formali, così come certificati disegnati e personalizzati dai singoli artisti; sono inclusi certificati di:
Ruben Aubrecht, Judith Barry, Robert Barry/Stefan Brüggemann, Hemali Bhuta e Shreyas Karle, Pierre Bismuth, Marinus Boezem, George Brecht, Daniel Buren, André Cadere, Marcel Duchamp, Maria Eichhorn, Urs Fischer, Dan Flavin, Andrea Fraser, Liam Gillick, The Felix Gonzalez-Torres Foundation, Hans Haacke, Edward Kienholz, Yves Klein, Joseph Kosuth, Sol LeWitt, Ken Lum, Piero Manzoni, Gordon Matta-Clark, Josiah McElheny e Allan Kaprow, Jonathan Monk, Robert Morris, Antoni Muntadas, Yoko Ono, Cesare Pietroiusti, Adrian Piper, Emilio Prini, Robert Projansky e Seth Siegelaub, Raqs Media Collective, Robert Rauschenberg, Sharmila Samant, Joe Scanlan, David Shrigley, Daniel Spoerri, Haim Steinbach, Superflex, Rirkrit Tiravanija, Ben Vautier, Lawrence Weiner, Franz West, Ian Wilson, Cerith Wyn Evans, Carey Young, Andrea Zittel, Heimo Zobernig.

Il catalogo della mostra, prodotto da Roma Publications, Amsterdam, è realizzato con il supporto di BlueLabel, Londra.

 
 
 

Sede

Periodo
Inaugurazione
Orario di apertura
Ingresso
Catalogo
Ufficio Stampa
 
Con il supporto di


Fondazione Bevilacqua La Masa
Galleria di Piazza San Marco, 71/c, Venezia
14.10>06.11
13.10 ore 19.00
da mercoledì a domenica, dalle 10.30 alle 17.30
gratuito
Roma Publications, Amsterdam
Fondazione Bevilacqua La Masa, press@bevilacqualamasa.it
Studio Pesci, Bologna www.studiopesci.it
BlueLabel, Londra

 



 
 
 
 
 
 
cartolina blu con un cuore rosso al centro e la scritta donocard

Carey Young
Donorcard, 2005
Stampa ad inchiostro su cartoncino, firmato, due lati, 5.6 x 8,7 cm
Courtesy dell'artista

 

Robert Rauschenberg
This Is a Portrait of Iris Clert if I Say So, 1961
Inchiostro su carta e due buste di carta,
34,5 x 44 cm, buste ca. 11 x 22 cm ciascuna
Collezione Ahrenberg, Svizzera

 
verso della cartolina donocard

Carey Young
Donorcard, 2005
Stampa ad inchiostro su cartoncino, firmato, due lati, 5.6 x 8,7 cm
Courtesy dell'artista

 

Robert Rauschenberg
This Is a Portrait of Iris Clert if I Say So, 1961
Inchiostro su carta e due buste di carta,
34,5 x 44 cm, buste ca. 11 x 22 cm ciascuna
Collezione Ahrenberg, Svizzera

 
certificato di autenticità su carta gialla di un'opera di Piero Manzoni

Piero Manzoni
Carte d'authenticité No. 50, 1961
Inchiostro su carta, inciso e firmato, due lati, 7 x 10,5 cm
Courtesy Joanne e Jon Hendricks, New York

 

Robert Rauschenberg
This Is a Portrait of Iris Clert if I Say So, 1961
Inchiostro su carta e due buste di carta,
34,5 x 44 cm, buste ca. 11 x 22 cm ciascuna
Collezione Ahrenberg, Svizzera