Fondazione Bevilacqua La Masa

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Maria Morganti

Palazzetto Tito
14.02.06> 13.03.06

 
 
 

Una stanza viola, una verde. Una grande parete di fogli di carta tutta colorata. Solo colore, nessuna immagine. Sono quadri astratti, dipinti ad olio. Monocromi. Racconti di vita, del trascorrere del tempo e delle esperienze vissute.
Opere che fanno parte degli ultimi cinque anni di lavoro dell'artista Maria Morganti, protagonista della personale dello Spazio Elastico della Fondazione Bevilacqua La Masa. Una mostra che prenderà vita negli spazi di Palazzetto Tito, dove l'equilibrio raggiunto nei suoi quadri si inserisce naturalmente nell'architettura storica.

La mostra di Maria Morganti si articola in cinque fasi diverse. Nelle tre stanze interne del palazzo, l'artista presenta il fulcro del suo lavoro. Ovvero le tele ad olio. Quadri astratti, quasi monocromi, che altro non sono che l'esito della sovrapposizione di una serie di strati di colore, intuibili nella parte superiore della superficie pittorica. Nella salone centrale è esposto un grande dittico viola e verde. Colori che si ripetono nelle altre stanze: in una sala quadri viola, in un'altra quadri verdi.

Ma basta entrare in un'altra sala per scoprire un installazione di circa 300 carte realizzate dal 1999 al 2006, con oil stick e pastelli a olio: con "L'Installazione di carte", 2005, l'artista racconta con minuzia di particolari il processo di esecuzione: "Ogni carta come le tele parte sempre dal rosso. Ogni carta è composta dalla stratificazione di tre colori. Tra uno strato e l'altro passano circa tre giorni di modo che il colore si asciughi. Quando è pronta la posiziono sulla parete aggiungendola alle altre con delle puntine. Piano piano la parete cresce. Potrebbero essere anche come un grande diario che alla fine si può leggere come una scrittura, da sinistra a destra". In questo modo il racconto si trasforma nel resoconto di ciò che l'artista ha vissuto, i colori che ha assunto il cielo quel giorno, i riflessi della luce, gli sbalzi d'umore, insomma qualcosa di ossessivamente diaristico.

Anche nell'ultima stanza lo scorrere del tempo è al centro del pensiero dell'artista. Qui il diario viene scritto attraverso quattro strisce di legno dipinte a olio, prodotto di stratificazioni quotidiane che documentano i colori usati in un determinato periodo su diversi quadri. Ogni metro racconta tutti i colori che sono passati, che sono stati pensati e poi comparsi sui quadri in lavorazione nello studio in un periodo di tempo di circa tre mesi.

Maria Morganti è nata a Milano il 1965. Nel 1985 frequenta la New York Studio School. Nel 1988 consegue il diploma all'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Nel 1990 frequenta il Master Program in Fine Arts alla New York University. Vive e lavora a Venezia.

Mostre Personali
1996: ArtNation Projects, New York; Galileo, New York. 1997: Galleria Disegno, Mantova 1998: Galleria Pinta / Piuma, Milano; 1998 Florence Lynch Gallery, New York; Galerie Arnaud Lefebvre, Paris; 1999: Particolare, Galleria D'Arte e Divetro, Bergamo; 2000: Galerie Arte Giani, Frankfurt; Galleria Nuova Icona c/o Oratorio di S. Ludovico, Venezia 2001: Insitence, Florence Lynch Gallery, New York; Zuni, Ferrara; 2003 con Lucio Pozzi, Galleria Grossetti, Milano; Quadri 16 x 18 cm, Galerie Arnaud Lefebvre, Paris; Dialogues, Florence Lynch Gallery, New York; 2005: Galleria Michela Rizzo, Venezia; Galleria Rubin,Milano; Galerie S65, Colonia; con G. Negri, Galleria Plurima, Udine.