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Fondazione Bevilacqua La Masa

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Toys Unit, Megalit, Genetic
Emmanuel Babled

Palazzetto Tito
11.09.04> 08.11.04

 
 
 

a cura di Angela Vettese
La Fondazione Bevilacqua La Masa presenta, nella sede espositiva di Palazzetto Tito a Venezia e in occasione della prossima Biennale di Architettura, una mostra personale dedicata al designer del vetro Emmanuel Babled (1967), uno dei più ammirati della nuova generazione.
La Fondazione Bevilacqua La Masa intende anche, con questa mostra, farsi interprete delle intenzioni della sua fondatrice: Felicita Bevilacqua La Masa volle infatti valorizzare non solo l'operato dei giovani artisti, ma anche le attività artigianali di maggior spicco a Venezia e coloro che ne sapessero rinnovare il linguaggio.
Le opere in esposizione della nuova serie Toys sono realizzate in esclusiva dalla prestigiosa vetreria VENINI: un'avventura di particolare rilievo per il più noto produttore al mondo di vetri, che ha prodotto con entusiasmo creazioni innovative, rispettose ma anche dispettose nei confronti della tradizione, lontane dal gusto commerciale.

Con questa mostra Emmanuel Babled, dopo più di dieci anni di esperienza con i maestri vetrai di Murano, conferma la sua dimestichezza con il vetro e, grazie a questa, ne rinnova le forme e i linguaggi. "Toys" è la celebrazione della maniera giocosa e dissacrante nella quale Babled usa un materiale tanto prezioso, fragile e ricco di storia. Il designer esplora il limite delle possibilità tecniche del soffiare a mano; dalla fornace, dove lavora con numerosi maestri vetrai al contempo, lascia uscire solo oggetti tecnicamente perfetti; questa perfezione si sposa però a tradimenti continui e voluti della classica idea di vaso, oggetto decorativo, animaletto. La dimensione funzionale e l'aspetto decorativo vengono continuamente sfidate.
Saranno presentate tre linee di oggetti, formalmente e esteticamente molto diverse una dell'altra ma collegate dal desiderio di innestare l'antica pratica del vetro sulle tematiche più vicine al nostro tempo.
La serie denominata Genetic, con il costante riferimento all'atto dell'ibridare e innestare,presenta riferimenti all'evoluzione prepotente della genetica: vene, arterie e organi del corpo sono vasi su cui, oggi, l'uomo può intervenire.
La serie delle Unità presenta un riferimento costante all'architettura, cioè alle strutture non antropomorfe che l'uomo crea per contenere se stesso: anche un edificio è un vaso, una macchina per garantire flussi di presenze, di entrate, di uscite.

La serie dei Megalit mostra l'idea di vaso portata al suo limite dimensionale; questi oggetti di bellezza sensuale o di presenza giocosa sono in realtà una rappresentazione del massimo sforzo, della potenzialità estrema del vetro ma anche, più in generale, del manufatto umano nel suo complesso.
Tutte le opere mostrano una ricerca di bellezza minimale, semplice all'apparenza, ma risultato di un processo complesso. Il loro spingersi oltre le leggi comuni del vetro dimostra una tensione verso l'utopia. Il modernismo come fondamento culturale ed estetico viene continuamente a galla, seppur sotto una luce ironica e dimostrandone ogni fragilità.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo monografico.


Bibliografia
Nato nel 1967 in Francia, Emmanuel Babled si è diplomato presso l' European Institute of Design a Milano nel 1989. Nel 1992 ha fondato Emmanuel Babled Studio e ha iniziato la sua produzione per oggetti in vetro e ceramica, mobili, design d'interni e product design.
Tra i suoi clienti più importanti per la produzione in vetro e cristallo ci sono: Baccarat (F), Covo (I), Idée Co. Ltd (J), Laurent Perrier (F), Rosenthal (D) e Venini (I). Per la produzione di mobili e product design si ricorda: Magis (I), CaspriniI (I), Viceversa (HK), Giannini (I), DuPont De Nemours (F), Créa Diffusion (F), SLIDE (I).
Dal suo primo contatto con Venini nel 1992, Emmanuel Babled ha realizzato una lunga serie di collezioni in vetro soffiato che sono state esposte presso gallerie e musei italiani e internazionali: a Colonia, Londra, Lisbona, Milano, New York, Parigi, Toronto e Tokyo.
Tra le sue Personali più importanti si ricorda: "Glass " 1996 (Idée, Co. Ltd.) , "Ovni" 1996 (Blanchaert & Arosio), "Verrerie" 1997 (Néotu), "Halebopp" 1997 (Blanchaert & Arosio), "Kos Mos" 1998 (Space Gallery), "Vaporetto 52" 1998 (Crossover Gallery) "Primaire" 1999 (Galerie Clara Scremini), "Oversized" 1999 (Studio Segantini), "Kos Mos" 2000 (Idée, Co. Ltd), "The Happy Few" 2002 (Holt Renfrew), "Joker Lounge" 2003 (Le Case d'Arte), "Humans & Coconuts" 2004 (Spazio Micamoca).
Inoltre Emmanuel Babled è curatore di mostre ed eventi di gruppo come la mostra "Fusion" (Milano, 1999), "Sputnik" (Milano, in collaborazione con Idée Co. Ltd., 2000), "Smash" (Milano, New York, Parigi,Londra,Tokyo,2001) e ha lavorato come art director per Baccarat (per la collezione in cristallo disegnato dall'Arch. Ettore Sottsass, Covo (per la mostra "Smash") e l'organizzazione fieristica MACEF.
Da 2001 collabora con la Domus Academy (Milano) e la Design Academy di Eindhoven (Paesi Bassi) come visiting professor.
Nel 2001 Babled ha vinto del Tokyo Designer Block Award per "Smash " e nel 2000 vince il Laurent Perrier Design Challenge con il migliore disegno per il "Laurent Perrier Ice Bucket".
Le sue collezioni in vetro sono state pubblicate e fanno parte di tante collezioni internazionali private e pubbliche.

 
 
 
 
 
 
 
vaso di vetro trasparente e verde


 
vaso ovale trasparente e giallo


 
particolare della sommità del vaso verde


 
particolare del vaso giallo e trasparente


 
vaso a forma di lampadina viola e bianco


 
scultura in vetro con 4 bracci